In Italia i diritti dei consumatori sono sempre stati considerati un optional dalle grandi imprese. Basterebbe dare un’occhiata alla lista di infrazioni sanzionate dalle authority di settore per capire come troppe aziende siano abituate a non tenere nel debito conto il parere degli utenti quando va a confliggere con il proprio interesse.
Un disinteresse dimostrato dalla faccenda relativa alla possibilità concessa alle società di TLC di iscrivere nella blacklist dei cattivi pagatori gli utenti che per qualche motivo non abbiano provveduto a saldare le loro bollette. Una decisione che ha scatenato le recriminazioni delle associazioni che difendono i diritti dei consumatori, oltre a rendere sempre più evidente come degli stessi, in fondo, alla politica importi molto poco, in quanto dalle stesse aziende trae spesso il proprio sostentamento sotto forma di generosi contributi.
I prestiti per cattivi pagatori
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